Una delle preoccupazioni che affligge gran parte dei genitori che guardano al futuro dei propri figli è che facciano fatica a trovare un lavoro stimolante e remunerativo in un mercato sempre più competitivo e globalizzato, oltre che incerto come ci dimostrano le varie crisi, economiche e politiche, che hanno segnato l’inizio del 2023.
Pensare a investimenti per bambini potrebbe sembrare strano, ma è oggi necessario per garantire una preparazione scolastica di buon livello e magari anche la possibilità di fare una serie di esperienze all’estero. Per raggiungere con successo questo obiettivo un genitore deve essere lungimirante, il che, tradotto, significa fare una pianificazione finanziaria di lungo termine, da iniziare da quando i bambini sono piccoli, che oggi protegga i bambini e domani gli consenta un buon margine di manovra per intraprendere la propria strada, qualunque sia.
Quali sono i vantaggi di un conto per minorenni?
Un conto corrente per bambini offre al proprio figlio un modo per accedere ai propri soldi senza dover portare con sé contanti. Può ricevere la così detta paghetta, i soldi del compleanno, gli assegni e qualsiasi reddito derivante dal lavoro direttamente sul proprio conto bancario.
L’apertura di un conto corrente è un passo fondamentale per educare i bambini al concetto di risparmio. Fino a oggi hanno tenuti i loro soldi da parte, ma senza forse capirne esattamente il valore, o forse sono stati gestiti direttamente dai genitori. È arrivato il momento di passare allo step successivo, sia perché si rendano conto del valore del denaro sia perché, se iniziano a uscire e hanno bisogno di soldi, possono così essere autonomi.
Ma i bambini possono aprire un conto corrente?
No, occorre essere maggiorenni, ma i genitori possono farlo per suo conto: mamma e papà si occupano dell’apertura ma poi, nei fatti, è il bambino a essere il titolare del conto.
Attenzione: non è invece possibile co-intestare un conto a un bambino e a un genitore, questo per tutelare il minore che potrà poi successivamente decidere eventualmente di farlo.
Si può aprire un conto corrente a minori di ogni età, anche se solitamente c’è una differenza tra i minori e i maggiori di 12 anni:
- Per i bambini dalla nascita fino ai 12 anni: infatti, non si apre un vero conto corrente ma un libretto di risparmio. Il vantaggio di questo prodotto finanziario è che non ha nessun costo, ma non può essere usato come un classico conto. Ha però un tasso di interesse interessante che permette di far crescere il patrimonio negli anni, seppur in percentuali minime.
- Per i bambini dai 12 anni in su: è possibile invece intestare ai figli un vero conto corrente, che può essere usato in ogni modo: per incassare, fare bonifici, richiedere carte di pagamento e via dicendo.
Quindi per custodire i risparmi destinati a figli e nipoti, anche il conto deposito è una soluzione da valutare. I rendimenti sono notoriamente bassi, ma tendono ad essere più convenienti quando si tratta di conti deposito vincolati.
A fronte di interessi più elevati, bisogna lasciare il capitale fermo fino alla scadenza prefissata, altrimenti si perde il vantaggio del tasso d’interesse più alto e in qualche caso è necessario pagare una penale. Sebbene il rendimento sia basso, può trattarsi di una soluzione conveniente per gli investimenti di lungo periodo a favore del minore. Quando si parla di risparmio per bambini bisogna individuare una soluzione di lungo termine, sicura e ben diversificata. Ma la cosa più importante resta il contenimento dei costi e l’individuazione della strategia di investimento più adatta a un investitore molto giovane che perciò ha la fortuna di avere un orizzonte temporale particolarmente lungo.
Come si può aprire un conto corrente per un minore?
Per poter aprire un conto corrente ai bambini bisogna presentare i seguenti documenti:
- un documento di riconoscimento del genitore e del bambino;
- un documento che attesti il legame di parentela o la patria potestà.
Anche se il bambino non può disporre come vuole del conto fino ai 18 anni, è lui che resta l’unico proprietario dei soldi che vi sono versati.
Oltre ai conti correnti e ai conti deposito esiste la possibilità di aprire delle carte conto, che non sono veri e propri conti ma permettono comunque di gestire i soldi in maniera autonoma. Si tratta di carte prepagate che hanno un loro Iban, quindi possono essere usate per ricevere o inviare soldi oppure per acquisti online, il tutto limitato alle somme presenti realmente per la carta.
In pratica, è così possibile fare in modo che il proprio figlio non resti senza soldi quando esce con gli amici, potete dotarlo di una carta conto, in modo da ricaricarla via via che ne ha bisogno. Può essere usata come bancomat, ma il prelievo è sempre immediato.
I conti deposito non danno possibilità di fare operazioni, mentre i conti correnti per i ragazzi fino a 17 anni hanno diverse funzionalità, come versare denaro, prelevarlo, effettuare o ricevere bonifici, incassare o emettere assegni, pagare le bollette o ancora ricaricare carte prepagate.
Questo è il miglior modo, quindi, per imparare a gestire i propri soldi e per entrare nel mondo dei grandi responsabili dei propri risparmi.
Come aiutare il proprio figlio a comprare casa?
Una prima opzione per aiutare i figli ad acquistare casa consiste nella donazione di una somma di denaro. Conviene per:
- L’acquisto della prima casa per un figlio senza reddito;
- Supportare un figlio che può dare garanzie ma non pagare il prezzo intero.
I genitori trasferiscono la liquidità al figlio, oppure raggiungono direttamente la persona o l’agenzia che vende la casa. La cifra può essere ricoperta totalmente o parzialmente, a seconda del contesto e delle esigenze del momento. Questo è un ottimo metodo l’acquisto della casa con l’aiuto dei genitori. Ma non puoi procedere in autonomia.
Meglio muoversi con il tramite di un notaio, in caso contrario si potrebbero avere dei problemi con il fisco. Il notaio infatti redigerà un documento che avrà il valore di atto pubblico durante un controllo dell’Agenzia delle Entrate.
L’intervento notarile serve per la donazione al figlio e per il pagamento al venditore. Potrebbe essere opportuno rivolgersi a un esperto per capire quale decisione sia più adatta. In questo modo è possibile aiutare i figli a comprare casa.
Per aiutare i figli a comprare casa c’è anche la fideiussione.
I genitori sono garanti: assicurano che il figlio restituirà alla banca tutta la somma presa in prestito.
Questa soluzione è consigliata se il giovane ha un impiego ma il contratto non è indeterminato oppure il salario non è abbastanza alto. Nonostante ciò il figlio otterrà il mutuo con la garanzia della figura di un genitore (o entrambi).
Non sempre gli istituti creditizi vedono di buon occhio la richiesta di un finanziamento da parte di un ragazzo senza un lavoro stabile: non hanno la certezza del rimborso delle rate. Il problema spesso si risolve con la garanzia del genitore che diventa garante sostanziale del debito.
Una buona soluzione per comprare casa ai figli: chiedere l’anticipo del TFR, il trattamento di fine rapporto.
Vale a dire la liquidazione che spetta a tutti i dipendenti dopo 8 anni di servizio continuato. Si può chiedere fino al 70% della somma.
L’anticipo del TFR è una formula finalizzata, ovvero la somma di denaro può essere utilizzata solo per determinati scopi. Uno di questi è l’acquisto della prima casa o quella dei figli.
Ma è possibile comprare casa al figlio (o ai figli) con un mutuo intestato ai genitori stessi?
Sì, certo. Il prestito dei genitori per l’acquisto della casa è spesso indispensabile.
I genitori si occupano della restituzione del finanziamento, mentre il figlio diventa proprietario dell’immobile. Questa opzione è suggerita anche per un mutuo prima casa per un figlio senza reddito. Gli interessi passivi non potranno essere detratti: questo perché non vi è coincidenza tra il titolare del mutuo e quello dell’appartamento.
I consulenti Credit line sono a disposizione per poter fornire un supporto completo e compente in modo da poter guidare il genitore verso quello che è il percorso migliore attraverso i migliori prodotti per raggiungere tutti gli obiettivi preposti, senza avere inutili freni e soprattutto alle migliori condizioni di mercati.
Chi sono i consulenti Credit Line?
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