Con l’entrata in vigore della direttiva Case Green, chi possiede immobili datati di classe energetica F e G deve affrontare l’obbligo di ristrutturare. Fortunatamente, nel 2024 sono disponibili vari bonus, sconti e agevolazioni per le ristrutturazioni obbligatorie. Vediamo insieme tutte le opportunità per risparmiare e adeguarsi alle nuove normative energetiche.
Aggiornamenti normativi Case Green per il 2024
La direttiva Case Green del 2024 rappresenta un passo decisivo verso l’efficienza energetica, approvata dal Parlamento Europeo con modifiche significative rispetto al testo iniziale. Gli Stati Membri devono ora adottare misure per ridurre i consumi energetici, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità energetica entro il 2050. Ecco alcuni dei principali obiettivi:
- Riduzione del 16% dei consumi energetici per edifici residenziali esistenti entro il 2030;
- Riduzione del 20-22% entro il 2035;
- Per gli edifici non residenziali, il secondo obiettivo deve essere raggiunto entro il 2033;
- Dal 2030, tutti i nuovi edifici residenziali dovranno essere a emissioni zero;
- Dal 2028, lo stesso obbligo varrà per gli edifici pubblici di nuova costruzione.
La direttiva evidenzia che il 55% degli obiettivi globali di riduzione delle emissioni deve essere raggiunto attraverso la riqualificazione degli edifici peggiori, attualmente classificati in classe energetica F e G.
Le agevolazioni del 2024 per i proprietari di casa
Ci sono diverse agevolazioni che possono aiutarti a sostenere questi costi. Ecco una panoramica dei principali bonus disponibili:
1. Ecobonus
Confermato per tutto il 2024, l’Ecobonus permette di ottenere una detrazione Irpef o Ires per vari interventi di riqualificazione energetica. Le detrazioni variano dal 50% al 75% a seconda dei lavori eseguiti:
- 50% per acquisto e posa di finestre, infissi e schermature solari, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale di alta classe energetica;
- 65% per la sostituzione di impianti di climatizzazione con apparecchi ibridi, scaldacqua a pompa di calore, dispositivi per il controllo da remoto e pannelli solari termici;
- 75% per interventi che coinvolgono l’intero involucro dell’edificio.
2. Bonus Ristrutturazioni
Il Bonus Ristrutturazioni offre una detrazione Irpef del 50% per le spese sostenute per interventi di ristrutturazione straordinaria, restauro e risanamento conservativo. Solo per le parti comuni, l’agevolazione spetta anche in caso di manutenzione ordinaria. Il tetto massimo di spesa è di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare, ripartito in 10 anni.
Tra gli interventi agevolati:
- Interventi finalizzati al risparmio energetico;
- Sostituzione di infissi esterni e serramenti;
- Installazione di ascensori e scale di sicurezza;
- Installazione di videocitofoni e sistemi di sicurezza;
3. Superbonus
Il Superbonus per il 2024 prevede percentuali decrescenti: 70% per il 2024 e 65% per il 2025. Chi ha iniziato i lavori entro il 2023 ma non li ha completati entro la fine dell’anno può ottenere la detrazione del 110% o 90% per le parti asseverate entro il termine, mentre per le restanti dovrà coprire il 30% dei costi.
4. Bonus Case Green
Il bonus case green 2024 consiste nella detrazione IVA del 50% per gli acquisti di immobili in classe energetica alta (A o B) da imprese costruttrici, conclusi entro il 31 dicembre 2023. La detrazione è applicabile sulla Dichiarazione dei redditi 2024, ripartita in 10 quote annuali.
Per ottenere il bonus case green nel 2024, è necessario rispettare i seguenti requisiti:
- L’acquisto deve essere concluso entro il 31 dicembre 2023;
- L’immobile deve trovarsi in classe A o B, come indicato nell’APE (Attestato di Prestazione Energetica);
- L’acquisto deve avvenire direttamente da imprese costruttrici, quindi deve trattarsi di un immobile di nuova costruzione.
5. Mutuo Green
I mutui green offrono condizioni vantaggiose per l’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica o per la ristrutturazione migliorativa. I mutui green sono utilizzabili per:
- Acquisto prima o seconda casa;
- Acquisto e ristrutturazione;
- Ristrutturazione;
- Costruzione.
Sempre più utenti richiedono mutui green perché presentano tassi di interesse più bassi, generalmente da 0,10% a 0,60% rispetto ai mutui tradizionali, e spesso prevedono anche spese di istruttoria ridotte.
Come migliorare la prestazione energetica del proprio immobile
Per migliorare la classe energetica di un immobile, è possibile effettuare vari interventi. Ecco una stima dei costi:
- Realizzazione del cappotto termico: l’isolamento orizzontale di un tetto può costare fino a 300 euro al metro quadrato, mentre isolare un pavimento può costare fino a 180 euro al metro quadrato. L’isolamento verticale ha un costo variabile da 180 a 195 euro al metro quadrato.
- Installazione di pannelli fotovoltaici: il costo iniziale di un impianto fotovoltaico da 3kW si aggira attorno ai 6.000 euro.
- Sostituzione degli infissi: gli infissi in PVC hanno un prezzo medio che oscilla tra 150 e 300 euro al metro quadro, mentre quelli in legno variano tra 200 e 350 euro. Gli infissi in alluminio con taglio termico possono costare tra 250 e 400 euro al metro quadro. I costi dipendono anche dalla scelta tra infissi con doppia o tripla camera.
Oltre a questi costi diretti, bisogna considerare i costi connessi, ossia i lavori necessari a seguito degli interventi principali.
Costi di Ristrutturazione e Stime Economiche
Secondo i dati sul patrimonio edilizio italiano, circa 5 milioni di case su un totale di 12,5 milioni di edifici necessitano di interventi di ristrutturazione per migliorare la loro classe energetica. La Commissione europea stima che saranno necessari investimenti annui pari a 275 miliardi di euro per adeguare il parco immobiliare europeo, circa 152 miliardi in più rispetto agli investimenti attuali.
Anche se non sono previsti finanziamenti dedicati, i Paesi possono attingere ai fondi europei come il Fondo sociale per il clima, il Recovery fund e i Fondi di sviluppo regionale per aiutare proprietari e famiglie a sopportare questi costi attraverso sussidi, bonus e mutui agevolati. Tuttavia, è importante che l’Italia metta a punto un piano specifico. Nel frattempo, possiamo utilizzare i bonus attualmente previsti per le ristrutturazioni.
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