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Il Parlamento europeo ha da poco approvato la revisione della direttiva sull’efficienza energetica in edilizia finalizzata ad aumentare il tasso di ristrutturazioni e a ridurre consumo energetico ed emissioni nel settore edilizio.

Secondo il testo della Direttiva Case Green approvato, gli edifici residenziali dovranno raggiungere, come minimo, la classe di prestazione energetica E entro il 2030, e D entro il 2033. 

Per gli edifici non residenziali e quelli pubblici il raggiungimento delle stesse classi dovrà avvenire rispettivamente entro il 2027 (E) e il 2030 (D).


Per tenere conto delle differenti situazioni di partenza in cui si trovano i parchi immobiliari nazionali, nella classificazione di efficienza energetica, che va dalla lettera A alla lettera G, la classe G dovrà corrispondere al 15% degli edifici con le prestazioni energetiche peggiori in ogni Stato membro.

Quando dovranno essere apportare le modifiche agli edifici?

Nel comunicato pubblicato dal Parlamento si legge che gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche (ad esempio sotto forma di lavori di isolamento o rinnovo dell’impianto di riscaldamento) dovranno essere effettuati al momento dell’ingresso di un nuovo inquilino, oppure al momento della vendita o della ristrutturazione dell’edificio. 

Tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2028. Per i nuovi edifici occupati, gestiti o di proprietà delle autorità pubbliche la scadenza è fissata al 2026.
 
Inoltre, tutti i nuovi edifici per i quali sarà tecnicamente ed economicamente possibile dovranno dotarsi di tecnologie solari entro il 2028, mentre per gli edifici residenziali sottoposti a ristrutturazioni importanti la data limite è il 2032.

case green italia

Ci sono delle tipologie di edifici escluse dalla nuova direttiva Case Green? 

La nuova Direttiva Case Green non si applica ai:

  • Monumenti
  • Edifici tutelati in virtù del loro particolare valore architettonico o storico
  • Edifici tecnici utilizzati temporaneamente 
  • Chiese e luoghi di culto
  • Edifici dell’edilizia sociale che comporterebbe aumenti degli affitti non compensati da maggiori risparmi sulle bollette.

Che tipi di incentivi ci sono per chi acquista case già sostenibili?

A fronte dell’acquisto effettuato dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 di abitazioni di classe energetica A o B (anche di lusso) cedute dalle imprese costruttrici o ristrutturatrici delle stesse o da fondi immobiliari (Oicr), si può ottenere una detrazione del 50% dell’importo corrisposto nell’anno corrente per il pagamento dell’Iva (al 4, 10 o 22%).

Sono ammesse alla detrazione anche le pertinenze, senza limiti di numero, a patto che l’acquisto delle stesse avvenga contestualmente a quello dell’abitazione o comunque nel 2023.

Come in parte anticipato, tanto l’acquisto quanto il pagamento devono interessare l’anno corrente.

La detrazione calcolata dev’essere ripartita in dieci quote annuali a partire dall’anno in cui sono state sostenute le spese e nei nove periodi d’imposta successivi.

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L’Ecobonus per chi adatta la propria casa alle nuove norme di sostenibilità

L’Ecobonus è un incentivo previsto per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024 per tutti quelli che interverranno per il contenimento dei consumi energetici su edifici esistenti. 

A partire dal 1° gennaio 2025 l’agevolazione prevista per gli interventi singoli (esclusi pertanto i condomini) confluirà nella detrazione per ristrutturazioni edilizie.

Con riferimento agli interventi singoli, la detrazione è diretta a tutti i soggetti Irpef, come persone fisiche, artisti e professionisti, società semplici e associazioni tra professionisti, imprenditori individuali titolari di reddito d’impresa, enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciali, a condizione che:

  • La spesa sia effettivamente a carico del beneficiario che la detrae;
  • Vi sia effettiva detenzione dell’immobile su cui sono eseguiti gli interventi agevolati, in base a proprietà, nuda proprietà, diritto reale, locazione (anche finanziaria), comodato.

Esistono differenti tipologie di interventi agevolabili, ognuno con una misura massima di detrazione fruibile. Se sono realizzati più interventi, il limite massimo di detrazione è dato dalla somma degli importi previsti per ciascuna di esse.

Riqualificazione energetica globale

La prima tipologia di interventi riguarda la riqualificazione energetica globale, destinata a conseguire un indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale, non superiore ai valori definiti dal D.M. Mise del 6 agosto 2020. Non sono specificate le opere e gli impianti necessari per raggiungere il risultato richiesto, anche se possono rientrarvi la sostituzione o l’installazione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore, con scambiatori per teleriscaldamento, impianti di cogenerazione, rigenerazione, impianti geotermici e interventi di coibentazione non aventi le caratteristiche per gli altri interventi agevolati.

Interventi sull’involucro

Sono agevolabili gli interventi diretti a consentire che le strutture opache verticali e orizzontali (coperture, pareti esterne e pavimenti) e le finestre comprensive di infissi delimitanti il volume riscaldato, verso l’esterno e verso vani non riscaldati, che rispettino i requisiti di trasmittanza termica U indicati dal DM Mise 6 agosto 2020.

Bonus fotovoltaico

Un terzo intervento ammesso a detrazione è l’installazione di pannelli solari al fine di produrre acqua calda per usi domestici o industriali, nonché per coprire il fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università. L’elencazione, in ogni caso, non ha carattere esaustivo dal momento che i fabbisogni di acqua calda possono interessare, in generale, l’ambito commerciale, ricreativo o socioassistenziale.

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Il caso dei Mutui Green

Anche per quanto riguarda il panorama mutui vi sono tutta una serie di agevolazioni in questo senso. 

I Mutui Green ovvero Mutui Verdi intervengono per l’appunto per l’acquisto di immobili con un’elevata classe energetica oppure per interventi di ristrutturazione finalizzati al un miglioramento dell’efficienza energetica dell’abitazione di almeno il 30%. 

Ci sono anche mutui per la costruzione di immobili in bio-edilizia cioè case green a basso impatto ambientale, previa presentazione delle certificazioni necessarie ad attestare l’eco-sostenibilità degli immobili

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