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Guerra e inflazione, cosa sta succedendo?

La guerra in Ucraina nei suoi primi cento giorni ha indubbiamente cambiato molte dinamiche politiche, strategiche ed economiche su scala globale.

Dopo l’annuncio della svolta monetaria della Banca Centrale Europea, tornata a alzare i tassi dopo undici anni di politica accomodante, molti analisti attribuiscono la svolta di Christine Lagarde a un vero e proprio “effetto Putin.

Nei giorni in cui, in Italia, I BTP volano, lo spread impenna e l’incertezza cresce, è difficile non pensare a una crisi.

I dati della crisi 2022

  • I prezzi al consumo degli Stati Ocse, Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, sono aumentati del 9,2% su base annua ad aprile 2022, rispetto all’8,8% di marzo.
  • Escludendo generi alimentari ed energia, l’inflazione su base annua è balzata al 6,3% ad aprile 2022, confrontandosi con la lettura di marzo a 5,9%.
  • I prezzi alimentari nella regione Ocse hanno continuato a crescere fortemente, raggiungendo l’11,5% ad aprile 2022 rispetto al 10,0% di marzo.
  • I servizi hanno subito anch’essi un’accelerazione nella maggior parte dei Paesi considerati, aumentando in media del 4,4% su base annua ad aprile 2022 rispetto al 3,9% di marzo.

Questi incrementi dei prezzi di generi alimentari e servizi sono stati in parte compensati da una temporanea decelerazione dei prezzi dell’energia al 32,5% su base annua nell’aprile 2022, circa 1,2 punti percentuali in meno rispetto a marzo.

L’inflazione cresce e corre, certamente, dopo lo spartiacque del 24 febbraio, ma pre-esisteva già al conflitto. In Italia e Europa siamo ai massimi dagli Anni Ottanta, ma già a fine 2021, per il combinato disposto di crisi energetica, rincari alimentari e incertezza, era in volo da tempo. 

Negli Usa di Joe Biden, a causa del surriscaldamento dell’economia legato alla spesa pubblica, il tasso annuo di inflazione ha raggiunto il 6,2% nell’ottobre 2021. 

“L’inflazione non sarà passeggera perché quando la stessa si incardina nei prezzi delle materie prime, unite a politiche fiscali e monetarie, eccezionalmente (ma necessariamente!) espansive, le correzioni richiedono sempre tempo” ammoniva nel dicembre scorso l’economista Alberto Quadrio Curzio. 

risparmiare o investire

Quindi cos’è cambiato dallo scoppio della guerra in Ucraina?

Quindi uno degli effetti più importanti che la guerra porta con sé è senza dubbio l’inflazione, che è tornata a livelli altissimi e che ha fatto aumentare il costo del denaro e che a macchia d’olio colpisce anche i beni di consumo e finisce per intaccare i nostri risparmi. 

Un altro grande problema che la guerra ha portato in dote in questo periodo è il crescente prezzo delle materie prime, soprattutto del gas e del petrolio. 

Quali sono i tipi di mutuo più convenienti nel 2022?

In queste settimane di estate ormai piena, i tassi dei mutui sono in aumento, il loro andamento, però, rimane ancora lontano dai livelli di allerta. 

Certo, rispetto all’inizio del 2022 la situazione è cambiata, ma le banche stanno proponendo offerte diversificate e basterà riflettere in modo più approfondito sulla propria situazione per individuare il mutuo casa ideale.

Che cosa succederà nei prossimi mesi e poi nei prossimi anni? 

  • In generale ci si attende una crescita dei tassi di interesse, che è stata già parzialmente annunciata dalla BCE
  • Per luglio e per settembre sono previsti due aumenti dello 0,25%: è la prima volta da oltre 10 anni e probabilmente non sarà l’unica. 

La notizia avrà sicuramente un impatto sull’Euribor, che, aumentando, farà salire le rate dei mutui a tasso variabile. 

Di quanto e in quanto tempo? 

Difficile prevederlo, perché non si può ovviamente tenere conto di imprevedibili eventi futuri. Le proiezioni attuali, però, a partire da un Euribor 3 mesi ancora negativo, segnano +1,31% a dicembre 2022, +2,24% a dicembre 2024, +2,44% a dicembre 2027.

Al di là della scelta tra tasso fisso e tasso variabile, esistono numerose tipologie di mutuo tra cui scegliere. 

Accanto ai tradizionali mutuo prima casa e mutuo seconda casa, per il quale Credit Line permette di arrivare anche al 100% della richiesta di importo, si può chiedere il mutuo ristrutturazione con eventuale aggiunta di liquidità per rinnovare il proprio immobile.

Prodotto molto importante, che soprattutto in questo attuale periodo deve essere seriamente preso in considerazione, è certamente il mutuo di consolidamento debiti che può permettere di aumentare sensibilmente il potere di acquisto di una famiglia migliorandone sensibilmente la qualità della vita.

I consulenti Credit Line, specializzati in Mutuo Consolidamento Debiti, possono certamente guidare il cliente alla migliore scelta per individuare ed ottenere la soluzione più performante per ogni esigenza. 

cosa fare in crisi economica

Quindi meglio investire o risparmiare?

Alle luce di ciò che sta accadendo è il momento giusto per intervenire con degli investimenti, nello specifico su immobili magari da mettere in locazione, oppure è meglio continuare a risparmiare ed attendere tempi migliori?

Questa domanda chiaramente non ha una risposta certa e sicura, si possono però trarre delle considerazioni che possono aiutare ad individuare un’adeguata scelta a riguardo.

Nel momento in cui il mercato è in crisi, offre in maniera intrinseca delle opportunità vantaggiose, che però bisogna essere in grado di cogliere, e parallelamente dopo una depressione vi è sempre un rimbalzo di crescita spesso importante.

Nello specifico nel mercato immobiliare ci sono dei panorami che hanno poco o per nulla subito le problematiche sopra descritte e che continuano a vivere dei periodi più che fiorenti, rapportati soprattutto alle condizioni attuali (grandi città metropolitane e luoghi di forte turismo), riferendosi a ciò si può sempre pensare di investire in un immobile, questo perchè ci si riferisce ad un mercato forte, che almeno nel breve e medio periodo difficilmente metterà in difficoltà il nostro investimento.

Ci sono molti altri contesti che invece seguono l’andamento incerto degli altri mercati ed hanno quindi subito una flessione dei prezzi, ciò vuol dire che si può configurare una buona opportunità per intervenire con un buon investimento, che oltre che produrre una rendita in locazione potrebbe risultare molto conveniente in un futuro, nel momento in cui la situazione globale andrà a normalizzarsi ed i parametri dei prezzi cresceranno di conseguenza. L’immobile potrebbe ancora rappresentare un buon investimento al pari dei beni rifugio quali l’oro. 

I nostri consulenti sono a disposizione per una valutazione a 360 gradi di quella che potrebbe essere una buona soluzione per migliorare la posizione della nostra clientela attraverso tutti i nostri prodotti di mutuo. Non ti resta che contattarci per una consulenza gratuita su tutto ciò che è il mondo creditizio e dei mutui. Contattaci!